“Migratori primaverili di interesse conservazionistico sulle praterie sommitali dell'altopiano di Campo Imperatore”
L’altopiano di Campo Imperatore ad una quota compresa tra i 1600 - 1800 metri, rappresenta il più vasto altopiano carsico dell’Appennino, che si estende per circa 20 km, insieme alla conca di Monte Cristo e la Fossa di Paganica, costituiscono, nel cuore del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, uno degli itinerari più belli, affascinanti ed interessanti, dove osservare numerose specie di uccelli.
La zona gravita su un esteso ed articolato massiccio montuoso, dominato principalmente dal Corno Grande, Monte Camicia, Monte Prena-Infornace; tale caratterizzazione è dovuta alla presenza di ripidi versanti e ampie zone sommitali, intervallate da numerosi valichi, che rappresentano corridoi naturali privilegiati, per numerose specie di uccelli migratori.
I valichi montani che delimitano l’area risultano di notevole importanza per la sosta ed il foraggiamento per numerosi rapaci diurni in prevalenza migratori, e di alcuni nidificanti: l’
Albanella minore Circus pygargus, il
Biancone Circaetus gallicus, il
Falco di palude Circus aeruginosus, il
Pecchiaiolo Pernis apivorus, la
Poiana Buteo buteo.
Anche i piccoli rapaci migratori tra cui il:
Grillaio Falco naumanni, il
Falco cuculo Falco vespertinus ed il
Lodolaio Falco subbuteo, in primavera ma soprattutto nel periodo post-riproduttivo sostano per accumulare grasso prima del viaggio nelle aree di svernamento.
Oltre ai rapaci, nell'intervallo pre-riproduttivo, si possono osservare numerose specie appartenenti ai diversi gruppi tassonomici, come i passeriformi, ma anche uccelli acquatici, rallidi e limicoli che transitano regolarmente sulle praterie.
In primavera le praterie d'altitudine di Campo Imperatore, grazie alla presenza di alcuni punti di abbeveraggio per il pascolo, naturali e artificiali, permanenti e stagionali, che si originano e si alimentano negli avvallamenti con lo sciogliersi della neve, presentano piccole zone umide di rilevanza biologica, che costituiscono per alcune specie di uccelli delle vere aree di sosta, utilizzate proprio durante la migrazione pre-riproduttiva.
Tra gli uccelli limicoli che possono rappresentare l'importanza di queste aree per la conservazione della biodiversità ornitologica:
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Croccolone Gallinago media
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Piro piro boschereccio Tringa glareola
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Combattente Philomachus pugnax
Queste specie in particolare, che sono inserite in un contesto di conservazione molto importante [Direttiva 2009/147/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 30 novembre 2009, Concernente la Conservazione degli Uccelli Selvatici], vengono segnalate con regolarità nel periodo aprile-maggio, con concentrazioni maggiori dalla seconda decade di aprile.
Nello specifico, utilizzano abitualmente le praterie sommitali come sito di stop-over durante il delicato viaggio verso i siti di nidificazione.
Molte delle aree interessate, durante il periodo di transito di questi splendidi ed "elusivi" animali, rimangono allagate, risultando idonee alla sosta dei limicoli per gran parte del tempo.
Alcuni dei siti frequentati dagli uccelli migratori, sono poco noti e localizzati nel cuore dell'altopiano non facilmente accessibili per la presenza di neve, a costituire un ulteriore fattore di conservazione.
La Stazione Ornitologica di Campo Imperatore del Reparto Carabinieri Biodiversita’ di L’Aquila, principalmente in questi periodi dell’anno, incentiva le attività di monitoraggio relative al flusso migratorio, grazie anche alla collaborazione dell’associazione Gruppo Ornitologico Snowfinch.
Rubrica:
Check-List Uccelli Altopiano di Campo Imperatore